Première partie, chapitre VIII : Notes




1-  J.-B. Vico, Versi d’occasione e scritti di scuola, Opera VIII, Laterza, Bari, pp. 237-241.

2-  E. Paci, Ingens silva, Mondadori, 1949, p. 47.

3-  G. Gentile, Studi vichiani, Sansoni, Florence.
     A. Corsano, Umanesimo e religione in G.B. Vico, Bari, 1935.
                         G.B. Vico, Laterza, Bari, 1956.
     B. Donati, Nuovi studi sulla filosofia civile di G.B. Vico, Florence, 1937.

4-  « A Vico sfugge completamente il valore del « cogito » cartesiano perché lo vede sempre in quel mondo, in cui non é centro il pensiero come pensare (ego cogito) ma il pensiero come pensato, l’ideal del dio platonico e neo-platonico ». G. Gentile, Studi vichiani, Op. cit. p. 38.

5-  Il s’agira pour Corsano, dans son premier livre, d’un cicéronisme « com­pleto, assoluto, senza riserve » (p. 45). Dans le second, il reconnaît en lui « un acritico candore e fervore del culto per la concezione morale de Cice­rone » (p. 7).

6-  « La sua passione per l’analogia che avvicina e accorda momenti dis­cordanti prima della chiarezza razionale della sintesi dialettica ». E. Paci, Ingens silva, Op. cit. p. 36.

7-  J.-B. Vico, Autobiografia, p. 36.

8-  Aristote, Topiques, Ed. J. Tricot, Vrin, Paris, 1965, 104 b 15.

9-  Aristote, Topiques, Op. cit. 100 b 20.

10-  P. Rossi, Clavis universalis – Arti mnemoniche e logica combinatoria de Lullo a Leibniz, R. Ricciardi, Milan-Naples, 1960.




t311801 : 07/08/2017