Ulisse

NAUSICA
Esce all’improviso dalla cabina con la gabbia dei colombi
– Non c’è bisogno di questo sacrificio, o divino Ulis­se... Ho pensato io stessa a farmi sostituire da queste bestiole.

I MARINAI
Ritirandosi
– Nausica !

NAUSICA
– Ma non voglio mica sacrificarli, perché sono gli animali di Afrodite e di Atèna. E poi, sono cari anche a me. Questa notte, dopo la tempesta, volendomi ri­po­sare li ho presi con me... Poverini ! Tremavano come foglie... Li ho accarezzati e li ho baciati. Questa mattina, prima di svegliarmi, Atèna mi è apparsa di nuovo in sogno dicendomi di lanciare i colombi per­ché ci traccino la direzione verso la terra...

Con autorità ai mariani.
Andate a vostro posto.

A Diomede e a Alcmeone.
E voi, divini piloti, riprendete il timone e seguite il volo dei colombi.

Marinai e piloti partono.