Sommario
Dedica
Personaggi
Prologo
I due supplicanti
L’arrivo di Nausica
La deliberazione dell’impresa
- Scena Prima
- Scena Seconda
- Scena Terza
- Scena Quarta
- Scena Quinta
- Scena Sesta
L’addio
Il viaggio nell’oceano
L’omaggio al Re dell’Atlantide
L’uccisione di Poseidon
Il sacrificio di Ulisse
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SCENA PRIMA
(Ulisse e Diomede) Andito della sala del consiglio
ULISSE
– Entriamo insieme nel consiglio dei re : essi sono quasi tutti padri dei pretendenti di mia moglie, che ho ucciso in quel triste banchetto. Li ho riuniti per riconciliarmi con loro e stabilire la pace nei nostri regni. Approfitteremo di questa occasione per fissare il piano della nostra lotta. Assieme a Penèlope e a Nausica ci presenteremo come supplicanti, domandando pietà agli Dei. Proporremo di offrire agli Dei in sacrificio il cavallo di Troia, il mio arco, e, s’intende, la vergine fanciulla.
DIOMEDE
– Insomma tu cominci questa guerra con un sacrificio, giocando d’astuzia come nella guerra di Troia.
ULISSE
– Certo. Non possiamo vincere senza ingannare gli Dei e gli uomini, visto che gli Dei non abitano che nel cuore dei mortali. Mi sento acceso da questa guerra molto più che da quella contra Troia, perché devo combattere per liberare non una donna alla quale avevo rinunziato ma quella che il Destino mi offre. E poi si tratta di spodestare gli Dei e prendere il loro potere sugli uomini.
DIOMEDE
– Tu ti presenti di nuovo come eroe, secondo il significato del tuo nome : colui che apre il cammino verso la conquista del mondo da parte degli uomini. Colui che li sprona a andare oltre i confini stabiliti degli Dei, cioè emergenti dall’ignoranza e dall’ignavia dei mortali.
ULISSE
– E tu agirai personificando il significato del tuo : trama del pensiero di Dio. Tu, che ci hai fatto conoscere che il mistero degli Dei non è altro che la regione segreta della mente e della natura, dovrai guidarci con la tua intuizione quando dovremo combattere il calore del sole e il freddo della notte, i pericoli della terra e del mare, l’impeto dei venti o la violenza degli uragani, le fasi della luna e il mutar delle stagioni...
DIOMEDE
– E il mutar d’umore delle donne.
Ride.
ULISSE
Stringe la mano a Diomede
– Uniti in un’unica fiamma d’ira resteremo uniti nel fuoco della sofferenza come nella gioia delle nostre scoperte.
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