ANALYSE  RÉFÉRENTIELLE
ET  ARCHÉOLOGIQUE


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Ennio Floris



Ulisse



Drama in otto quadri






Terzo  Quadro :

La  deliberazione  dell’impresa





Sommario
Dedica
Personaggi
Prologo

I due supplicanti

L’arrivo di Nausica

La deliberazione dell’impresa
- Scena Prima
- Scena Seconda
- Scena Terza
- Scena Quarta
- Scena Quinta
- Scena Sesta

L’addio

Il viaggio nell’oceano

L’omaggio al Re dell’Atlantide

L’uccisione di Poseidon

Il sacrificio di Ulisse


SCENA PRIMA


(Ulisse e Diomede)


Andito della sala del consiglio



ULISSE

– Entriamo insieme nel consiglio dei re : essi sono quasi tutti padri dei pretendenti di mia moglie, che ho ucciso in quel triste banchetto. Li ho riuniti per ri­conciliarmi con loro e stabilire la pace nei nostri regni. Approfitteremo di questa occasione per fissare il pia­no della nostra lotta. Assieme a Penèlope e a Nausica ci presenteremo come supplicanti, domandando pietà agli Dei. Proporremo di offrire agli Dei in sacrificio il cavallo di Troia, il mio arco, e, s’intende, la vergine fanciulla.


DIOMEDE

– Insomma tu cominci questa guerra con un sacrifi­cio, giocando d’astuzia come nella guerra di Troia.


ULISSE

– Certo. Non possiamo vincere senza ingannare gli Dei e gli uomini, visto che gli Dei non abitano che nel cuore dei mortali. Mi sento acceso da questa guerra molto più che da quella contra Troia, perché devo com­battere per liberare non una donna alla quale avevo rinunziato ma quella che il Destino mi offre. E poi si tratta di spodestare gli Dei e prendere il loro potere sugli uomini.


DIOMEDE

– Tu ti presenti di nuovo come eroe, secondo il significato del tuo nome : colui che apre il cammino verso la conquista del mondo da parte degli uomini. Colui che li sprona a andare oltre i confini stabiliti degli Dei, cioè emergenti dall’ignoranza e dall’ignavia dei mortali.


ULISSE

– E tu agirai personificando il significato del tuo : trama del pensiero di Dio. Tu, che ci hai fatto conos­cere che il mistero degli Dei non è altro che la regione segreta della mente e della natura, dovrai guidarci con la tua intuizione quando dovremo combattere il calore del sole e il freddo della notte, i pericoli della terra e del mare, l’impeto dei venti o la violenza degli ura­gani, le fasi della luna e il mutar delle stagioni...


DIOMEDE

– E il mutar d’umore delle donne.

Ride.


ULISSE
Stringe la mano a Diomede

– Uniti in un’unica fiamma d’ira resteremo uniti nel fuoco della sofferenza come nella gioia delle nostre scoperte.




Scritto verso il 1978




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t330310 : 09/10/2019