ANALYSE  RÉFÉRENTIELLE
ET  ARCHÉOLOGIQUE


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Ennio Floris

Francesca da Rimini

Drama in quattro atti




Atto quarto

scena prima



Indice

Personaggi

Atto primo

Atto secondo

Atto terzo

Atto quarto
- scena prima
- scena seconda
- scena terza
- scena quarta
- scena quinta
- scena sesta
- scena settima
- scena ottava
- scena nona
- scena decima
- scena decima prima
- scena dodicesima



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DANTE, VIRGILIO
un angelo, due donne


La bolgia di Francesca, illuminata dalla luce rossa di una fiamma


DANTE
(Sentendo l’ardore della fiamma si scuote) Forse Virgilio si è sbagliato, l’Inferno esiste ancora. Questa fiamma non può essere altro che il fuoco eterno… Essa s’ingrossa fine a lambirmi la veste : fra foco m’avvolgerà e sarò anch’io fra i dannati.

L’ANGELO
(Accanto alla fiamma) Beate le anime che verranno purificate dal fuoco dell’amore.
   « Più non si va se pria non morde,
   anime sante, il foco : intrate in esso
   ed al cantar di là non siate sorde
». (DC Purg XXVII,10-12)
(Si sente cantare da lontano. La fiamma s’ingrossa e lambisce la veste de Dante, che cerca di proteggersi con le mani)

VIRGILIO
   « Figlio mio
   qui può esser tormento ma non morte.
   Ricorditi, ricorditi.
   Credi per certo che se dentro l’alvo
   di questa fiamma stessi ben mille anni
   non ti potrebbe far d’un capel calvo.
   E se tu forse credi ch’io t’inganni
   fatti ver lei e fatti far credenza
   con le tue mani al limbo de tuoi panni.
   Pon giù omai, pon giù ogni temenza :
   volgiti in qua, viene ed entra sicuro.
» (DC Purg XXVII,20-32)
(Dante allunga la mano dietro il suo mantello e sfiora la fiamma. Il panno non si brucia, egli resta soprapensiero)
   « Or vedi, figlio,
   Tra Beatrice e te è questa fiamma.
» (DC Purg XXVII,35-36)

DANTE
(Fra se) Di sicuro è il fuoco in cui si è trasformato il mio amore dopo che Beatrice mi ha abbandonato… Fino ad ora non ho avuto il coraggio di attraversarlo. Questo fuoco è la prova che lei mi aveva imposto perché le rimanessi unito come un fedele d’Amore. Se ho coraggio, potrò rivederla al di là della fiamma. (Rimane ancora titubante)

VIRGILIO
Come volenci star qua ? (Sorridendo, los pinge innanzi gettandolo nella fiamma) Pensa a Beatrice :
   « Li occhi suoi già veder parmi. » (DC Purg XXVII,54)
(Dante esce dalla fiamma. E seguito da due anime, due belle giovani)

L’ANGELO
(Che ora sta al di là della fiamma, attende il passaggio di Dante e delledue donne gentili) Venite, o anime benedette dal Dio Amore.

(La fiamma si dissolve. Discende l’ombra della notte)

VIRGILIO
   « Lo sol sen va, e vien la sera.
   Non v’arrestate ma studiate il passo
   mentre che l’occidente non si annera.
» (DC Purg XXVII,61-63)

(Le due donne scompaiono, mentra Dante s’incammina su un sentie che si apre fra due rocce e che mena su una pianura, avvolta dall’ombra)

DANTE
Il sonno mi avvince. Ogni tensione cessa nel mio animo, e le antiche erranze, i sospiri, le pene del mio lungo viaggio sembrano placarsi. O notte, che mi apporti l’oblio, sei tu quella che me condurrà all’alba tanto sospirata ?
(Si distende per riposarsi e cede subito al sonno. Nel cielo spuntano le prima stelle. Virgilio, che si era allontanato, riappare per contemplare il cielo)

L’ANGELO
(Invisibile)
   « Luce intellettual piena d’amore,
   amor di vero ben, pien di letizia,
   letizia che trascende ogne dolore.
» (DC Parad XXX,40-42)



c 1975




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