ANALYSE  RÉFÉRENTIELLE
ET  ARCHÉOLOGIQUE


Auteurs Méthode Textes
Plan Nouveautés Index Liens Aide





Ennio Floris

Francesca da Rimini

Drama in quattro atti




Atto quarto

scena seconda



Indice

Personaggi

Atto primo

Atto secondo

Atto terzo

Atto quarto
- scena prima
- scena seconda
- scena terza
- scena quarta
- scena quinta
- scena sesta
- scena settima
- scena ottava
- scena nona
- scena decima
- scena decima prima
- scena dodicesima



. . . . . . . - o 0 o - . . . . . . .

DANTE, VIRGILIO, LIA

Spunta l’alba. La luce si diffonde lentamente sulla pianura piena di fiori. Dante dorme ancora


LIA
(Vestita da pastorella, s’incamina sul prato cogliendo fiori. Essa canta)
   « Sappia qualunque il mio nome dimanda
   ch’i’ mi son Lia, e vo movendo intorno
   le belle mani a farmi una ghirlanda.
   Per piacermi allo specchio qui m’adorno :
   ma mia suora Rachel mai non si smaga
   dal suo miraggio e siede tutto il giorno.
   Ell’è dei suoi belli occhi veder vaga
   com’io de l’adornarmi con le mani ;
   lei lo vedere, a me l’ovrare appaga.
» (DC Purg XXVII,100-108)
(Dante si alza, ma sempre dormendo)
   « Per una ghirlandetta
   ch’io vidi, mi farà
   sospirare ogni fiore.
   Se io sarò là dove sia
   Fioretta mia bella a sentire
   allor dirò la donna mia
   che port’in testa i miei sospire
   ma per crescer desire
   mia donna verrà
   coronata d’amore.
» (R LVI)
(Dante torna a coricarsi. L’alba si fa più luminosa)

VIRGILIO
(Si accosta a Dante e le sveglia)
   « Quel dolce pome che per tanti rami
   cercando va la cura dei mortali
   oggi porrà in pace le sue fami.
» (DC Purg XXVII,115-117)

DANTE
Sì, solo il suo bacio mi darà quelle pace, per cui Francesca voleva pregare Dio. Quel bacio che rifiutato mi ha fatto morire mi farà rivivere quando sfiorerà la mia bocca.
(Si avviano sul sentiero e arrivano ai bordi d’un bosco fiorito)

VIRGILIO
   « Il temporal fuoco e l’eterno
   veduto hai, figlio, e sei venuto in parte
   dov’io per me più oltre non discerno.
   Trattot’ho qui con ingegno e con arte
   lo tuo piacere omai prendi per duce ;
   fuor delle erte vie, fuor de l’arte,
   vedi lo sol che in fronte ti reluce
   vedi l’erbetta, i fiori, li arbustelli
   che qui la terra sol da se produce.
   Mentre che vegnan lieti li occhi belli
   che, lacrimando, a te venir mi fenno
   seder ti puoi e puoi andar tra elli
». (DC Purg XXVII,127-138)



c 1975




Retour à l'accueil      Atto quarto, scena prima Haut de page Atto quarto, scena terza      écrire au webmestre

t520402 : 04/11/2017