ANALYSE RÉFÉRENTIELLE |
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Ennio FlorisFrancesca da RiminiDrama in quattro atti |
Atto quartoscena ottava |
Indice Personaggi Atto primo Atto secondo Atto terzo Atto quarto - scena prima - scena seconda - scena terza - scena quarta - scena quinta - scena sesta - scena settima - scena ottava - scena nona - scena decima - scena decima prima - scena dodicesima . . . . . . . - o 0 o - . . . . . . . |
Detti MATELDA (Alla colleghe) Se non avessimo udito questa testimonianza saremmo restate nell’impossibilità di dare un giudizio secondo vertà. La ballata ci ha mostrato che Dante ha amato Beatrice anche quando, secondo il codice d’amore, l’ha tradita, e forse più allora che prima. LA DONNA PIETOSA Bisogna giudicare secondo la pietà e non secondo la giustizia dell’amore. LA DONNA GENTILE Perciò vi preghiamo, Beatrice, di rivolgere a Dante quello sguardo di pietà che egli attende da voi da quando vi ritirati. Mostrategli la prima bellezza del vostro viso. BEATRICE (Alzando il lungo velo azzuro) Ecco, Dante, quegli occhi che tu hai tanto desiderato di vedere. Li tenevo ancora nascosti sotto il velo della mia gloria perché erano umidi di lacrime. DANTE (La guarda estasiato) Oh ! Beatrice, la donna della mia mente che era restata pur sempre nel mio cuore ! BEATRICE Se Francesca ha trasformato per te l’Inferno in Paradiso, credevi forse che io avessi cambiato il Paradiso in Inferno ? Quell’amore che ha fatto uscire Francesca dell’Inferno, ha spinto me fuori del Paradiso. LA DONNA GENTILE Sì, Dante, è proprio lei, Beatrice, spirti d’amore infiammati escon dai suoi occhi, quegli stessi spirti che tu avevi visto nei miei. LA DONNA PIETOSA Sì, è lei : « color di perle ha quasi sui suo volto, in forma qual convene a donna aver non fuor misura » (VN XIX). Quello stesso color che alla sua morte lasciò il suo viso per spandersi sul mio. DANTE Vedo che sei la stessa e non ne dubito più. Ma dimmi, Beatrice, perché mi sei apparsa sotto questa forma che non soltanto ti nasconde ma ti nega ? BEATRICE Ti sono apparsa, Dante, in quella forma che tu stesso mi hai dato dopo che ti rifiutai il saluto : Pensando che io non ti amassi più, tu hai fatto di me la donna della tua mente, eterea, celeste, luminosa, ma senza cuore. E hai conservato nel segreto della tua anima la mia immagine come donna del cuore. DANTE Allora hai tu continuato ad amarmi dopo che mi hai negato il saluto ? Ma come hai fatto ad avermi nel cuore, quando ti mostravi come una donna che non m’amava più ? BEATRICE Soffrendo come te, Dante, che felice mi cantavi come donna della mente, mentre piangevi per avermi perduta come donna del cuore. Tu conosci, Dante, la sofferenza che il mio rifiuto ha dato alla tua anima, ma tu ignori la mia. MATELDA Anche noi l’ignoriamo, Beatrice. Ti preghiamo dunque di non tenerla ancora nascosta nel tuo cuore. Come potremmo giudicare in questa Corte d’amore se dovessimo tener conto solo della tua immagine come donna della mente e trascurare quella come donna del cuore ? L’ANGELO Non potendo participare a una Corte d’amore, essendo esse riservata solo alle donne, ritorno nel giardino, Matelda, per cogliere dei fiori. Ne farò due corone, una di fiori bianchi per te, l’altra di fiori rossi per Beatrice. Devo dirti perché anch’io, quantunque angelo, soffro per non avere il privilegio di conoscere il segredo d’amore che lega il cuore dell’uomo a quello della donna. |
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![]() ![]() ![]() ![]() ![]() t520408 : 04/11/2017 |